Giorgio Albertazzi, artista che sul palcoscenico ha debuttato nel 1949 con la regia di Luchino Visconti, sarà il protagonista del terzo spettacolo della stagione teatrale di Stresa. L’attore toscano sarà a palazzo dei congressi sabato alle 21. Gli spettatori si trasformeranno in studenti universitari per assistere a «Lezioni americane», quelle che Italo Calvino appuntò nel 1985 per una serie di conferenze che avrebbe dovuto tenere all’università di Harvard. Delle cinque «lezioni» scritte da Calvino, Albertazzi ne approfondirà una, sul

L’attore, che cura anche la regia, non sarà solo sul palco ma parlerà a un’allieva (Stefania Masala) affrontando la «leggerezza» attraverso i grandi della letteratura: da Kundera - che ne fece il suo romanzo più famoso - a D’Annunzio passando per Cavalcanti, Dante e Montale. Di sottofondo ci saranno le musiche di Mario Modestini interpretate al violoncello da Anca Pavel.

Calvino fu il primo italiano a essere invitato dall’università di Harvard dopo le conferenze tenute dai «colleghi» Eliot (statunitense), Borges (argentino) e Stravinsky (russo).

L’omaggio alla cultura italiana pensato da Calvino si sviluppava attorno a cinque lezioni che trattavano altrettanti temi: leggerezza, rapidità, esattezza, visibilità e coerenza, ognuno dei quali era collegato a una sua opera.

Quegli appunti divennero anni dopo una raccolta che la moglie Ester fece pubblicare come «Lezioni americane - Sei proposte per il prossimo millennio». Lo spettacolo di Albertazzi, che tratterà appunto della leggerezza, si collegherà ai romanzi «I nostri antenati» e «Il barone rampante».

I biglietti per lo spettacolo di sabato costano 25 euro per la poltronissima, 20 euro per la poltrona e 15 euro per la balconata. È ancora possibile acquistare mini abbonamenti alla stagione (quattro spettacoli) al prezzo di 70 o 55 euro (poltronissima o poltrona). Informazioni ai numeri 0323.30389 e 347.1355915.

( Di Beatrice Archesso su La Stampa)