Italia Nostra del Verbano Cusio Ossola e Legambiente, circolo Brutto Anatroccolo, intervengono sul nuovo accesso carraio del Grand Hotel Des Iles Borromees in fase di realizzazione. Il nuovo ingresso monumentale, voluto dalla proprietà del cinque stelle per celebrare i 150 anni dalla fondazione dell’albergo, che ricorrono nel 2013, prevede statue di marmo bianco appoggiate a pilastri per reggere un doppio arco in ferro battuto. Rimpiazzerà una

Italia Nostra, in una lettera a firma del presidente Italo Orsi, inviata al Comune di Stresa, alla Regione Piemonte e alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici, esprime dubbi «circa l’incoerenza della nuova opera con il contesto entro il quale si viene a collocare, caratterizzato da una pluralità di vincoli, la cui finalità era di preservare e non alterare quel delicato e prezioso contesto».

Analogo l’intervento del circolo «Brutto Anatroccolo» di Legambiente: «Non vogliamo soffermarci sulle scelte estetiche che un privato cittadino può desiderare di operare pensando di migliorare l’edificio di proprietà, i gusti sono personali e ciò che piace a qualcuno può essere orribile per altri» scrive il presidente Franco Borghetti.

«Secondo noi – aggiunge – il problema sta in chi deve valutare queste proposte, cioè coloro che sono in possesso di strumenti conoscitivi per inserire determinate modifiche in un contesto naturale, architettonico, artistico e ambientale».

«Come è possibile che la commissione paesaggio, il Comune di Stresa e la Soprintendenza Beni Architettonici e Paesaggistici abbiano permesso che una parte storica del nostro lungolago venisse così pesantemente trasformata?» si chiede Legambiente.

L’associazione ambientalista nella stessa missiva, con riferimento alla variante al Piano Regolatore attualmente in itinere, lamenta di aver chiesto più volte al sindaco di Stresa di portare a conoscenza della cittadinanza gli importanti cambiamenti previsti nell’urbanistica della città di Stresa.

(Di Luca Gemelli su La Stampa)