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24 nov 2012

Stresa: Inverno senza funivia al Mottarone. Il blocco dell’attività è necessario per lavori di manutenzione alla struttura che collega Stresa alla vetta

Il Mottarone rimarrà orfano della funivia per tutta la stagione invernale. A imporre lo stop all’impianto, che collega Stresa alla vetta, la necessità di sostituire una puleggia (organismo girevole su cui passano cinghie e cavi) della stazione di vetta. «Durante le verifiche di routine è emersa una microfrattura - spiega Gigi Nerini, titolare della società di gestione Ferrovie del Mottarone -. Il pezzo dovrà essere prodotto su misura da una ditta specializzata e questo comporta tempi lunghi». Il 31 dicembre scade inoltre anche la

vita tecnica di alcune funi tenditrici che vanno sostituite.

Per la produzione del pezzo di ricambio, che deve rimpiazzare la puleggia danneggiata, saranno necessari dai 75 agli 80 giorni lavorativi, un tempo che, tenendo conto delle festività natalizie, farebbe slittare la riapertura a dopo il mese di febbraio.

Per dare il via all’intervento di sostituzione, il cui costo è di circa 35 mila euro, è necessario il finanziamento della Regione, proprietaria dell’ impianto. «Abbiamo segnalato immediatamente la questione agli uffici competenti e abbiamo avuto rassicurazioni di un intervento a breve», spiega Nerini. Da dicembre un servizio di autobus sostitutivo collegherà comunque Stresa con la vetta.

Sulla funivia incombe anche un’altra scadenza, ancora più decisiva: entro il 30 aprile dovranno essere trovati da parte della Regione i finanziamenti necessari ai lavori di adeguamento dell’impianto, che nel 2010 ha raggiunto il termine trentennale della vita tecnica e ora opera con una proroga valida e estendibile di un anno solo in presenza di garanzie certe sull’effettuazione delle opere.

Le risorse necessarie per i lavori di rinnovo sono di circa 3,5 milioni di euro: un ulteriore stanziamento di 1,5 milioni sarà poi necessario per migliorare la struttura dell’impianto, realizzando miglioramenti quali l’accesso per i disabili e la sostituzione delle cabine.

«La mancanza della funivia è sempre un qualcosa in meno - commenta Stefano Sappa, amministratore della S4, società che gestisce gli impianti di risalita -. Significa rinviare ulteriormente lo sfruttamento di un accesso alternativo alla vetta. Per un buon inizio della stagione però è più importante la neve. Speriamo inoltre non pesi troppo l’incognita della situazione economica».

Fabrizio Bertoletti, titolare dell’Hotel Eden, commenta: «Se la funivia deve stare chiusa meglio d’inverno quando il traffico è limitato. D’estate quando sono molti i turisti che usano l’impianto per salire in vetta. Adesso è importante che ci diano garanzie per il futuro, per i prossimi vent’anni di esercizio».
(Di Luca Gemelli su La Stampa)

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