15 set 2012
Stresa: Si decide il futuro della Provincia. Confronto tra politici, sindacati e categorie di Vco e Novara
Prove d’unione oggi per Vco e Novara. Al Palazzo dei congressi di Stresa è il giorno degli Stati generali dei territori, un’occasione di confronto aperta a tutte le forze politiche e sociali ma anche un banco di prova. Il dibattito che si apre alle 10 al primo piano del Palazzo dei congressi può essere visto anche come una «conta» dei favorevoli alla soluzione di quadrante con Biella e Vercelli e ai fautori invece di
Sulla soluzione di quadrante in realtà sono già schierati compatti i due presidenti del Vco Massimo Nobili e di Novara Diego Sozzani così come i sindaci dei capoluoghi Marco Zacchera e Andrea Ballarè. Tutti e quattro concordi nel lanciare un ente dai confini più ampi per poter contare di più, sia nella richiesta delle risorse sia nel potenziale economico messo in campo dai diversi distretti produttivi. Alla vigilia una vera e propria scaletta definita non c’è, anche se è facile prevedere numerosi interventi sia dal mondo politico sia dai sindacati e anche dalle associazioni di categoria di entrambi i territori.
Aprirà i lavori il presidente della Provincia Massimo Nobili facendo il punto della situazione, sull’iter per la definizione dei nuovi confini e sulla preoccupante attualità dei tagli e della carenza di risorse. Seguiranno a ruota gli interventi del presidente novarese Diego Sozzani, poi i sindaci Zacchera e Ballarè, Valerio Cattaneo in rappresentanza della Regione. Da lì in poi si aprirà il dibattito, con la possibilità di iscriversi all’inizio dei lavori e parlare direttamente: potranno quindi prendere la parola sia i parlamentari dei due territori sia i rispettivi consiglieri regionali, oltre a sindaci, sindacalisti, rappresentanti del mondo imprenditoriale e delle categorie sociali. «Non deve essere una mera sfilata di interventi ma un’occasione di riflessione profonda, che ci aiuti a capire e a condividere le scelte che dovranno essere prese nelle prossime settimane» ha sottolineato il presidente della Provincia Massimo Nobili.
Il tempo stringe, sullo sfondo degli Stati Generali c’è la scadenza del 2 ottobre entro la quale il Cal (il Consiglio delle Autonomie Locali) dovrà dare alla Regione la proposta definitiva per il riassetto delle Province, con diverse resistenze da smussare per non far tramontare l’idea di quadrante. «Mi auguro che su questa soluzione convergano la maggioranza dei pareri favorevoli - commenta Nobili l’altro auspicio è che siano tutti concordi sulla prima battaglia da sostenere, che è quella di riportare l’elezione diretta per i nuovi enti. Solo così potremo dare un senso ai discorsi che stiamo facendo, altrimenti i confini amministrativi appassioneranno soltanto i politici ma senza dare poi quei servizi essenziali che la gente chiede sul territorio». Una priorità ribadita anche qualche giorno fa a Roma nell’incontro dell’Upi (l’Unione delle Province Italiane) con il Governo.
(Di Luca Zirotti su La Stampa)
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