E’ Sergio Zavoli, senatore del Pd e presidente della Commissione di Vigilanza Rai, il protagonista questa sera alle 21,15 all’hotel Regina Palace (ingresso libero) del quarto incontro con l’autore del «Premio Stresa» di narrativa, il cui vincitore sarà scelto domenica 28 ottobre al Des Iles Borromees. Zavoli presenterà il suo ultimo libro, «Il ragazzo che io fui» edito da Mondadori: è un percorso autobiografico dove la storia dell’Italia si intreccia con

La vicenda di un ragazzo, si racconta nel libro, che «sognava a colori» provocando non poco sconcerto tra i familiari più vicini. Un racconto a colori di cui Zavoli è sempre stato maestro sfruttando appieno la capacità del mezzo televisivo, andando a scavare per capire e raccontare le parti più importanti della storia recente italiana: da «Nascita di una dittatura» a «La notte della Repubblica», incentrato sul terrorismo, a «Viaggio nel Sud» e «Viaggio nella giustizia».

Nel libro si affaccia anche la storia del giornalismo e le sue mutazioni nel corso degli anni, partendo dall’esperimento di «Voci della città», una sorta di «giornale via cavo» che aveva anticipato i tempi, diffuso da una rete di altoparlanti nel centro di Rimini nel 1945.

Zavoli è nato a Ravenna nel 1923 e nella sua lunga carriera di giornalista è stato direttore del Gr1 e de «Il mattino» di Napoli: dopo essere stato presidente della Rai, da tre legislature è al Senato ed è attualmente presidente della Commissione di vigilanza Rai.

«E’ un grande onore ospitare al Premio Stresa un personaggio come Sergio Zavoli commenta il presidente della giuria dei critici Gianfranco Lazzaro -, che va ricordato non solo per il suo lavoro giornalistico ma anche come autore di libri e di poesie».