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4 gen 2012

Stresa: Dopo le bollette «doppie», disattivati i cellulari. Giunta, vigili e protezione civile sono senza telefono

«Il servizio è stato sospeso. La sua posizione amministrativa non risulta regolarizzata. Nel caso avesse già pagato la preghiamo di trasmetterci la ricevuta dell’avvenuto pagamento». E’ questo il messaggio che viene trasmesso a chi cerca di contattare il telefono di servizio del vice sindaco di Stresa Giuseppe Bottini. Il gestore Wind ha di fatto staccato tutte le linee cellulari del Comune di Stresa, lamentando un mancato pagamento. «Niente di tutto ciò spiega il sindaco di Stresa Canio Di Milia - semplicemente come succede purtroppo a tanti cittadini, il Comune di Stresa è vittima delle procedure per le

migrazioni delle linee telefoniche. Dopo che per sei mesi abbiamo ricevuto doppia fatturazione sia da Telecom che da Wind, verso cui avevamo effettuato il passaggio, abbiamo chiesto a questi ultimi di risolvere il problema come da contratto sottoscritto. Niente da fare, in assenza del pagamento, Wind ci ha bloccato le linee».

Tutto nasce dalla decisione di affidarsi a un unico gestore e utilizzare con Wind il sistema di telefonia Voip per le linee fisse: qualcosa nel passaggio è andato storto e così da giugno il Comune di Stresa ha cominciato a ricevere doppie fatture per gli stessi servizi.

«Impensabile pagare due volte per un medesimo servizio, abbiamo effettuato numerosi reclami e segnalazioni all’assistenza clienti, ma la risposta è stata che prima dovevamo pagare e poi discutere» aggiunge Di Milia. Il Comune di Stresa, dopo aver tentato la strada della Authority per le comunicazioni, senza peraltro ottenere risposta nei trenta giorni previsti, ha deciso ora di rivolgersi al tribunale di Verbania per ottenere con un provvedimento urgente la riattivazione delle linee.

«Il problema più rilevante non sono i telefoni affidati agli amministratori, anche se trovo bizzarro il messaggio automatico che può essere ascoltato chiamando l’utenza del vice sindaco, ma sono quelli del personale tra cui il corpo di polizia municipale e gli incaricati di protezione civile - sottolinea ancora il primo cittadino - tanto più che su quelle utenze arrivano anche messaggi automatici per eventuali disservizi, quali il blocco delle pompe dell’acquedotto».

Il Comune di Stresa non si limiterà però a chiedere solamente la riattivazione delle linee. «Vogliamo anche i danni conclude Di Milia - non è possibile lasciare un Comune senza cellulari».
(Di Luca Gemelli su La Stampa)

1 Commenti:

Anonimo ha detto...

sarei molto molto contento nel vedere anche una grossa somma per il risarcimento dei danni morali.
sono residente in viale virgilio, onesto contribuente aggiungerei che di questi tempi non è poca cosa e spesso mi ritrovo a soffrire di disservizi vari di poste / stato etc
a casa mia c'è poca pressione acqua, immaginiamo se poi dovesse andare in blocco qualcosa e nessuno possa essere avvisato. E' inaudito. E l'authority cosa fa

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