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17 ott 2011

Lago Maggiore Marathon: Vince l'etiope Tola Dibaba. A Verbania podio tutto africano. Zenucchi, settimo, è il primo tra gli italiani.

La sfilata multicolore della Lago Maggiore Marathon Arona-Verbania è giunta a destinazione. I 1038 podisti presenti sui 1.225 iscritti, 730 maratoneti e 308 staffettisti, hanno offerto uno spettacolo entusiasmante alle migliaia di persone che si sono assiepate lungo le strade attraversate dalla gara, specialmente all'arrivo, nella piazza Garibaldi di Pallanza, e al passaggio da Stresa, dove era collocato anche il passaggio del testimone della gara a coppie. Nel rispetto dei pronostici, è stato l'etiope Tola Dibaba a scrivere per la

prima volta il nome sull'albo d'oro della gara. Dibaba ha terminato le sue fatiche in due ore 13'49”, precedendo di quasi 6' il connazionale Sultan Junid. Terzo un keniano, Hinsense Genale, a sua volta in vantaggio sullo svedese Lars Johansson e sul keniano Gudeta Biratu.

Il primo italiano classificato (7° assoluto) è stato Emanuele Zenucchi del Gruppo Città di Genova. In campo femminile la vittoria è andata alla keniana Geletu Ifa, che ha chiuso al 12° posto della classifca assoluta in due ore 43'14”, anticipando la connazionale Aynalem Woldemichael, giunta a 30”. Al terzo posto la keniana Divina Jepkosgei. La più forte delle atlete italiane, anche se di origine africana, è stata Joyce Kagume.

Tra le atlete piemontesi, invece, i primi applausi si sono levati all'arrivo a Pallanza della triathelta aronese Luisa Fumagalli, settima tra le donne. Nella gara non competitiva a staffetta si è imposta “Team”, la squadra composta dagli ossolani Ennio Frassetti e Gabriele Blardone, che hanno portato a termine i propri 21 km rispettivamente in un'ora14'14” e un'ora14'52”. 

Seguite dal pubblico con occhio particolarmente attento sono state anche le performance di Aldo Baglio e Giovanni Storti, componenti del trio “Aldo, Giovanni e Giacomo”, che, per un'eccezione concessa dagli organizzatori, hanno corso sulla distanza di “soli” 10 km a testa coprendo il tratto Stresa-Pallanza, dopo aver raccolto il testimone da Annalisa Diaferia. “Siamo molto contenti – afferma l'organizzatore Paolo Ottone -: tutto è andato per il meglio grazie alla nostra eccezionale squadra di volontari, che ha curato ogni particolare di assistenza, ristoro e servizio tecnico”.
(Di Carlo Zaninetti su La Stampa)

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