25 lug 2011
Stresa: Niente appalti, i chioschi sulle isole restano ai gestori: Una legge regionale salva i venditori di souvenir
La Regione «salva» i gestori dei chioschi sulle isole Borromee. Non ci saranno gare d’appalto, infatti, per l’affidamento delle attività che vendono oggetti e souvenir: le concessioni del suolo pubblico su cui insistono saranno confermate agli attuali gestori per 10 anni, con rinnovo automatico alla scadenza. E’ l’effetto della modifica alla legge sul commercio approvata giovedì all’unanimità dal Consiglio regionale: la norma, oltre a prevedere restrizioni per la
«La nuova legge regionale è frutto del grande lavoro d’insieme fatto dal Consiglio: viene disposto l’esonero dall’applicazione della direttiva Bolkestein per il commercio ambulante in Piemonte e viene mantenuta inalterata la durata delle licenze, fissata a 10 anni automaticamente rinnovabili» commenta il presidente del Consiglio regionale Valerio Cattaneo.
La cosiddetta direttiva europea Bolkestein, che risale al 2006 ma è stata recepita in Italia solo nel 2010, impone infatti la liberalizzazione dei servizi e vincola l’affidamento di tutte le concessioni di suolo pubblico ad attività commerciali a gare d’appalto. L’unica eccezione prevista era la presenza di «motivi di interesse generale», una «piega» della legge sfruttata dal Consiglio regionale per varare la nuova norma.
La svolta impone di fatto un ripensamento all’amministrazione comunale di Stresa, che puntava proprio sulle gare d’appalto per affidare le nuove concessioni, scadute ad aprile: «E’ nell’interesse della città incassare un giusto compenso per l’occupazione del suolo pubblico da parte dei chioschi - commenta il sindaco Canio Di Milia -. E’ evidente che la situazione del mercato settimanale del venerdì è molto diversa da quella delle isole, dove ci sono veri e propri negozi, con struttura fissa, sul suolo pubblico». Il sindaco non è convinto: «Bisognerà valutare se la nuova normativa regionale sui rinnovi delle concessioni - dice Di Milia - è in linea con la direttiva comunitaria».
I primi chioschi sulle isole Borromee, piccole tende a coprire un tavolo ricolmo di oggetti, risalgono al 1879, quando il turismo di massa era ancora lontano. Nel 1987 furono trasformati in veri chioschi.
(Di Luca Gemelli su La Stampa)
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