23 apr 2011
Principi sauditi e comitive di americani ebrei per una Pasqua di lusso a Stresa
Due principi della famiglia reale saudita trascorreranno con il loro seguito un periodo di alcune settimane di vacanza e di trattamenti presso il centro benessere a cinque stelle del Grand Hotel Des Iles Borromees di Stresa. Assoluto riserbo viene mantenuto dall’albergo sui nomi dei due ospiti, la cui presenza però conferma la predilezione della famiglia reale saudita per Stresa e per il grand hotel Des Iles Borromees. Gli ospiti d’eccezione si sono sistemati nella camera 106, altrimenti conosciuta come la «suite Hemingway», il cui nome è legato allo
scrittore americano, che vi soggiornò nel primo Dopoguerra come convalescente e poi, già famoso, nel 1948. Composta da tre camere da letto, un salone, uno studio e quattro bagni che si affacciano su un terrazzo da 160 metri quadrati, la suite è la camera più esclusiva del Borromees e di tutto il lago Maggiore per l’altissimo livello delle decorazioni con ampio uso di marmi e legni pregiati. Così come è accaduto in passato, quando altri membri della famiglia reale saudita hanno soggiornato al Des Iles Borromees, l’intero primo piano, anche per motivi di sicurezza, è stato riservato per gli ospiti e per il loro seguito.
scrittore americano, che vi soggiornò nel primo Dopoguerra come convalescente e poi, già famoso, nel 1948. Composta da tre camere da letto, un salone, uno studio e quattro bagni che si affacciano su un terrazzo da 160 metri quadrati, la suite è la camera più esclusiva del Borromees e di tutto il lago Maggiore per l’altissimo livello delle decorazioni con ampio uso di marmi e legni pregiati. Così come è accaduto in passato, quando altri membri della famiglia reale saudita hanno soggiornato al Des Iles Borromees, l’intero primo piano, anche per motivi di sicurezza, è stato riservato per gli ospiti e per il loro seguito.
A poche centinaia di metri di distanza, l’hotel Regina Palace accoglie, come ormai avviene da più di dieci anni a questa parte nel periodo pasquale, un gruppo di 250 ospiti di religione ebraica, quasi tutti americani, che trascorrono a Stresa la Pasqua. In questo caso le misure di sicurezza sono più visibili: lungo il perimetro dell’albergo è stato infatti imposto un divieto di sosta con rimozione forzatamentre le forze dell’ordine vigilano sull’ingresso della struttura.
(Di luca Gemelli su La Stampa)
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