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7 gen 2011

Stresa: Folla in centro e sul lungolago per il tradizionale presepe vivente

La “metamorfosi”, da figuranti ad attori, dei Magi e di Erode è una delle novità dell’edizione 2010 della Natività a cura di Vedasco Re Magi e Tradizione e della Pro Loco Stresa, rappresentata ieri pomeriggio da una cinquantina di stresiani tra il Palazzo dei congressi, piazza Cadorna e Villa Ducale. È stato Gaspare, per tutti, a chiedere a Erode dove si trovasse il Bambin Gesù ed Erode ha risposto, citando i Vangeli, "Quando l’avrete trovato tornate affinchè anch’io possa andare ad adorarlo". E sono stati i
Magi, una volta giunti al cospetto della Sacra Famiglia, a presentare i loro regali. Il dono della parola, nel copione, è stato concesso anche ai due osti che hanno negato ospitalità a Maria e Giuseppe. Fino all’anno scorso, invece, a “cucire” i racconti della nascita del Bambin Gesù e dell’adorazione dei Magi era la sola voce narrante - anche ieri quella di Roberto Donghi. Uno dei ruoli dei Magi è stato affidato , anche quest’anno, a un immigrato di colore, il senegalese Sam Hembaie, che da anni vive a Stresa.
Laborioso il fluire del pubblico e, soprattutto, degli animali – pecore e caprette, oltre al cavallo cui è toccato in sorte il ruolo dell’asino di Giuseppe – innervositi dal pubblico incontrato lungo il percorso. Pubblico intenerito dall’angioletto col succhiotto in bocca, mano nella mano della mamma che interpretava un altro personaggio del presepe. La maggior concentrazione di pubblico (centinaia di persone) nel parco di Villa Ducale in attesa dell’arrivo di Maria e Giuseppe, della nascita del Divin Bambino, dell’incontro tra i Magi ed Erode e dell’adorazione davanti alla grotta.
Il freddo intenso, e il cielo coperto - le previsioni davano neve a bassa quota - hanno penalizzato un po’ la prima parte della giornata: distribuzione di polenta, cinghiale, gorgonzola, salamelle; l’apertura delle botteghe artigiane in giro per il centro e nel parco di villa Ducale. In tanti, all’ora della merenda, hanno approfittato delle frittelle cotte sul momento e delle caldarroste in vendita nel parco.
(Di M.Ra- su La Prealpina)

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