3 dic 2010
Manager di Google all'Istud di Stresa. "Cerchiamo talenti. Il futuro? Negli smarthphone"
"Google continua a cercare talenti in Irlanda e altrove". Così Giuseppe Vitulano, manager di Google a Dublino ha risposto agli studenti Istud dopo la sua lectio sulla rivoluzione digitale che si è svolta giovedì 2 dicembre nelle aule di Stresa dove vengono impartiti i Master della Scuola (Marketing Management, Risorse Umane e Organizzazione, Green Management). E basta dare uno sguardo alla sezione jobs della web page di Google per constatare la mole di posizioni aperte, dalle vendite alle risorse umane, dalla
divisione Finance a quella Engineering, soprattutto in Irlanda, ma anche in altri Paesi.
Giuseppe Vitulano, 32 anni, ingegnere, con un executive programme terminato da poco alla London Business School, Vitulanodal giugno 2009 lavora come manager a Dublino, quartier generale di Google per la regione EMEA. E' stato lui il protagonista dell'incontro tra Google e Istud, nato "dall'attenzione di Google verso il talento e l'innovazione”. In tal senso “Google è fiera di condividere la sua filosofia aziendale incentrata sull'utente e sull'innovazione per stimolare i giovani a porsi delle mete ambiziose e a seguire percorsi professionali autentici".
Tema della "lectio" la rivoluzione digitale e il modo in cui Google sta cambiando il mondo. L’approfondimento è partito da una riflessione profonda: dallo schermo cinematografico arrivato circa cent'anni fa, al cellulare di oggi, passando per la televisione e il Pc, le dimensioni della nostra "finestra sul mondo" sono diminuite ma è aumentata la nostra capacità di vedere e venire a contatto con mondi e realtà diverse. Vitulano ha parlato di un mondo che sta cambiando rapidamente. Tra tre anni se non prima, le vendite di smartphone supereranno le vendite dei Pc i due terzi della popolazione mondiale (4,6 miliardi di persone) sono utenti di servizi mobili; ogni minuto circa 24 ore di contenuto video viene caricato su youtube. “E’ come se Hollywood producesse circa 150.000 film a settimana” – afferma Vitulano. "Questo è il mondo digitale in cui tutti più o meno consciamente viviamo".
La parola Google deriva da "Googol" termine matematico coniato da Milton Sirotta, per indicare un uno seguito da cento zeri. E l'uso del termine riflette la missione di Google, volta a organizzare l'immensa quantità di informazioni disponibili sul Web e a renderla universalmente accessibile e utile.
"A Google siamo gli unici al mondo che ci poniamo come obiettivo quello di fare in modo che le persone lascino la nostra pagina il più rapidamente possibile", ha affermato Vitulano e ha continuato riflettendo su come il marketing stia cambiando. "Per molto tempo il marketing è stato percepito come qualcosa di poco affidabile, di poco disciplinato dove i risultati erano spesso dubbiosi. E in media negli ultimi trenta anni la posizione di CMO (Chief Marketing Officer) è stata quella con un turnover più alto rispetto a qualunque altra posizione manageriale. Tuttavia con la rivoluzione digitale stiamo entrando in una nuova era dove i risultati degli sforzi del marketing sono misurabili e per questo migliorabili. Come aveva già detto Lord Kelvin, se qualcosa non si può misurare, non si può neppure migliorare. Adwords permette questo, Adwords ci permette di misurare il ROI del nostro investimento pubblicitario”.
E non sono mancate durante l’incontro le riflessioni e le domande sul mondo mobile molto caro a Google: "iI telefono non è più solo un telefono, è diventato un'estensione di tante delle cose che facciamo ogni giorno: navigare sul web, cercare informazioni, scattare una foto. Il mobile ha la potenzialità di dare a tutti l'opportunità di accedere in qualunque momento e in qualunque posto alle informazioni globali”.
La giornata è stata chiusa dal Direttore Generale di Istud, Marella Caramazza, che ha affermato come “l’incontro con Google sia stata l'ennesima conferma della vocazione innovativa e internazionale della nostra Business School”.
*Fonte: Fondazione Istud
divisione Finance a quella Engineering, soprattutto in Irlanda, ma anche in altri Paesi.
Giuseppe Vitulano, 32 anni, ingegnere, con un executive programme terminato da poco alla London Business School, Vitulanodal giugno 2009 lavora come manager a Dublino, quartier generale di Google per la regione EMEA. E' stato lui il protagonista dell'incontro tra Google e Istud, nato "dall'attenzione di Google verso il talento e l'innovazione”. In tal senso “Google è fiera di condividere la sua filosofia aziendale incentrata sull'utente e sull'innovazione per stimolare i giovani a porsi delle mete ambiziose e a seguire percorsi professionali autentici".
Tema della "lectio" la rivoluzione digitale e il modo in cui Google sta cambiando il mondo. L’approfondimento è partito da una riflessione profonda: dallo schermo cinematografico arrivato circa cent'anni fa, al cellulare di oggi, passando per la televisione e il Pc, le dimensioni della nostra "finestra sul mondo" sono diminuite ma è aumentata la nostra capacità di vedere e venire a contatto con mondi e realtà diverse. Vitulano ha parlato di un mondo che sta cambiando rapidamente. Tra tre anni se non prima, le vendite di smartphone supereranno le vendite dei Pc i due terzi della popolazione mondiale (4,6 miliardi di persone) sono utenti di servizi mobili; ogni minuto circa 24 ore di contenuto video viene caricato su youtube. “E’ come se Hollywood producesse circa 150.000 film a settimana” – afferma Vitulano. "Questo è il mondo digitale in cui tutti più o meno consciamente viviamo".
La parola Google deriva da "Googol" termine matematico coniato da Milton Sirotta, per indicare un uno seguito da cento zeri. E l'uso del termine riflette la missione di Google, volta a organizzare l'immensa quantità di informazioni disponibili sul Web e a renderla universalmente accessibile e utile.
"A Google siamo gli unici al mondo che ci poniamo come obiettivo quello di fare in modo che le persone lascino la nostra pagina il più rapidamente possibile", ha affermato Vitulano e ha continuato riflettendo su come il marketing stia cambiando. "Per molto tempo il marketing è stato percepito come qualcosa di poco affidabile, di poco disciplinato dove i risultati erano spesso dubbiosi. E in media negli ultimi trenta anni la posizione di CMO (Chief Marketing Officer) è stata quella con un turnover più alto rispetto a qualunque altra posizione manageriale. Tuttavia con la rivoluzione digitale stiamo entrando in una nuova era dove i risultati degli sforzi del marketing sono misurabili e per questo migliorabili. Come aveva già detto Lord Kelvin, se qualcosa non si può misurare, non si può neppure migliorare. Adwords permette questo, Adwords ci permette di misurare il ROI del nostro investimento pubblicitario”.
E non sono mancate durante l’incontro le riflessioni e le domande sul mondo mobile molto caro a Google: "iI telefono non è più solo un telefono, è diventato un'estensione di tante delle cose che facciamo ogni giorno: navigare sul web, cercare informazioni, scattare una foto. Il mobile ha la potenzialità di dare a tutti l'opportunità di accedere in qualunque momento e in qualunque posto alle informazioni globali”.
La giornata è stata chiusa dal Direttore Generale di Istud, Marella Caramazza, che ha affermato come “l’incontro con Google sia stata l'ennesima conferma della vocazione innovativa e internazionale della nostra Business School”.
*Fonte: Fondazione Istud
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
0 Commenti:
Posta un commento
Il commento verrà pubblicato non appena sarà stato approvato dal moderatore. Grazie