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10 nov 2010

Stresa e Baveno: L'intervista doppia dell'EcoRisveglio ai Sindaci sul patto per il Vco autonomo

A Stresa e a Baveno nei consigli comunali convocati nei giorni scorsi i consiglieri intervenuti sono stati chiamati a votare un ordine del giorno comune, sollecitato dalla Provincia guidata da Massimo Nobili, al fine di sostenere il riconoscimento per il Verbano Cusio Ossola di speciali condizioni di autonomia. Tale richiesta, vale ricordarlo, parte dal disegno di legge regionale, che è corretto definire “bipartisan”, proposto dai rappresentanti politici del Vco a palazzo Lascaris, sede torinese della Regione, sia di maggioranza che di minoranza, ovvero Valerio Cattaneo per il
Pdl, Michele Marinello e Roberto De Magistris per la Lega nord, e il capogruppo consigliare del Partito democratico, Aldo Reschigna.  La proposta dovrebbe garantire al Vco funzioni amministrative di interesse territoriale al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile e durevole delle attività economiche presenti nelle aree montane.
In merito alla questione abbiamo chiesto sia al sindaco di Stresa, Canio Di Milia, che a quello di Baveno,
Massimo Zoppi, un giudizio sul disegno di legge in questione, che porterebbe a inevitabili cambiamenti.

Il processo di sensibilizzazione per il riconoscimento dell’autonomia del Vco può essere ricondotto alle amministrazioni provinciali precedenti ed è stato uno dei punti focali della campagna elettorale per il rinnovo del governo della Regione. Nel recente consiglio comunale si è votato per il riconoscimento alla Provincia di speciali condizioni di autonomia. Di cosa si tratta per l’esattezza?

Di Milia: «La proposta intende far sì che la Regione riconosca alla nostra Provincia una specificità particolare essendo una provincia montana e sul confine di Stato, così come è già previsto dallo statuto regionale».

Zoppi: «Si tratta di una proposta che, nel riconoscere al nostro territorio particolari caratteristiche, prevede il trasferimento di alcune funzioni a fronte di risorse che, al momento, vengono incamerate dalla Regione».

Di quali vantaggi beneficerebbe la Provincia?


Di Milia: «Il vantaggio sarebbe quello di vedersi riconoscere una maggiore autonomia economica e amministrativa, oggi quasi indispensabile per permettere a una Provincia piccola come la nostra di poter svolgere il suo compito di programmazione del territorio».

Zoppi: «Più che di vantaggi parlerei di nuove opportunità  per poter programmare in ambito locale la promozione di  alcuni settori come l’agricoltura, la caccia, la pesca, il settore forestale e l’accoglienza turistica. Rispetto al comparto turistico credo che la proposta possa essere migliorata con l’obiettivo di razionalizzare e dare, finalmente, un quadro omogeneo ai ruoli e alle relative competenze degli attori coinvolti».

E i Comuni di Stresa e Baveno, nello specifico, come ne beneficerebbero?

Di Milia: «Ogni Comune auspica che l’ente Provincia possa funzionare, e bene soprattutto! Se questa proposta di legge andrà in tale direzione, allora ogni Comune ne trarrà un beneficio immediato».

Zoppi: «Non sono previste specifiche funzioni attribuite ai Comuni. Credo che se l’obiettivo generale sarà quello di costituire un ambito decisionale e gestionale più vicino al cittadino, i Comuni dovranno necessariamente essere parte di questo discorso».

Un ottimo risultato dunque…

Di Milia: «Potrebbe esserlo, ma il percorso per raggiungere “l’autonomia” a livello regionale non è facile perché altre Province reclamano la stessa cosa. Anche nel nostro consiglio comunale è echeggiato l’antico dibattito sull’utilità o meno delle Province e sulla loro eliminazione. Su quel punto ho invitato tutti a essere però pragmatici perché non sono i consigli comunali che possono decidere i destini ultimi della Provincia, ma almeno far sì, sostenendo la proposta di legge, che possa funzionare meglio e avere più risorse economiche in futuro».

Zoppi: «Speriamo che il risultato arrivi. Sarà un buon traguardo se consentirà al nostro territorio un riequilibrio tra le aree di fondovalle e i territori montani. Solo così la nostra Provincia potrà essere più competitiva. Vede, non trovo che la proposta avanzata da qualcuno, per cui i canoni idrici debbano essere reinvestiti nei territori dove vengono generati, sia poi così sbagliata…».

Questo punto all’ordine del giorno è stato votato all’unanimità?

Di Milia: «Ci sono state due astensioni (Vallenzasca per la  minoranza e Coppola per la maggioranza, ndr), riconducibili più a una posizione mirante all’abolizione delle Province».

Zoppi: «È stato votato da tutti i consiglieri presenti con una sola astensione».

Nel caso di Omegna, ha ottenuto alcuni voti a sfavore.  Credete che questo argomento si presti a strumentalizzazioni politiche?

Di Milia: «Tutto si può prestare a strumentalizzazioni politiche, anche se un tema simile richiederebbe una
riflessione più alta senza le tensioni localistiche che spesso ci caratterizzano».

Zoppi: «Guardi, i cittadini di Baveno mi hanno dato fiducia per amministrare il nostro paese ed è già abbastanza difficile. Delle polemiche e delle eventuali strumentalizzazioni politiche di altri luoghi non sono io che devo occuparmene».

(Di red. su Ecorisveglio Verbania)

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