21 ago 2010
Stresa: Esplosione di rabbia in gelateria. Arrestato l'aggressore.
E’ accaduto ieri intorno alle 13,30. La donna, rumena di 27 anni, era al lavoro nella sua gelateria «Maddalena» sul lungolago di Stresa, davanti al cantiere del nuovo porto. Proprio davanti alla porta un uomo di 40 anni ha parcheggiato un furgone bianco nell’area riservata al carico merci: ha spento il motore e chiuso gli occhi. Forse voleva fermarsi per un po’ a dormire. La ragazza è uscita per dirgli gentilmente che in quel punto non si può parcheggiare. Una richiesta che è bastata per far esplodere la rabbia dell’uomo. E’ entrato come una furia nel
negozio con un coltellino minacciando la giovane. Un amico che si trovava nel locale ha reagito cercando di immobilizzare l’aggressore che però si è liberato e si è avventato su Madalina. L’ha afferrata e buttata contro il muro facendole picchiare più volte la testa. In quel momento i negozi vicini erano chiusi per la pausa pranzo e sembra che nessuno abbia sentito le grida della ragazza. Poi si è avventato sul registratore di cassa che ha buttato a terra.
Il cliente che ha cercato di difendere Madalina ha chiamato i soccorsi. Sono arrivati sul posto i carabinieri di Stresa che hanno arrestato l'agressore, portato in carcere a Verbania dove ha passato la notte in attesa di comparire davanti al giudice. Madalina, invece, è stata portata dai volontari della Croce rossa di Stresa al pronto soccorso dell’ospedale Castelli. Era in forte stato di shock, ma dopo aver sporto denuncia e dopo essersi fatta visitare, è voluta tornare al lavoro. «Sono qui da sola - racconta - e non posso permettermi di chiudere la mia gelateria. Non posso lasciare l’attività». Per questo si fa forza e cerca di dimenticare: «Non voglio più parlare di quello che è successo, non voglio ricordare. E’ stato un grande spavento, ho passato un momento terribile e ho temuto il peggio, ma ora fortunatamente sto bene. Voglio solo andare avanti e continuare a lavorare».
(Di Maria Elisa Gualandris su La Stampa)
negozio con un coltellino minacciando la giovane. Un amico che si trovava nel locale ha reagito cercando di immobilizzare l’aggressore che però si è liberato e si è avventato su Madalina. L’ha afferrata e buttata contro il muro facendole picchiare più volte la testa. In quel momento i negozi vicini erano chiusi per la pausa pranzo e sembra che nessuno abbia sentito le grida della ragazza. Poi si è avventato sul registratore di cassa che ha buttato a terra.
Il cliente che ha cercato di difendere Madalina ha chiamato i soccorsi. Sono arrivati sul posto i carabinieri di Stresa che hanno arrestato l'agressore, portato in carcere a Verbania dove ha passato la notte in attesa di comparire davanti al giudice. Madalina, invece, è stata portata dai volontari della Croce rossa di Stresa al pronto soccorso dell’ospedale Castelli. Era in forte stato di shock, ma dopo aver sporto denuncia e dopo essersi fatta visitare, è voluta tornare al lavoro. «Sono qui da sola - racconta - e non posso permettermi di chiudere la mia gelateria. Non posso lasciare l’attività». Per questo si fa forza e cerca di dimenticare: «Non voglio più parlare di quello che è successo, non voglio ricordare. E’ stato un grande spavento, ho passato un momento terribile e ho temuto il peggio, ma ora fortunatamente sto bene. Voglio solo andare avanti e continuare a lavorare».
(Di Maria Elisa Gualandris su La Stampa)
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