6 lug 2010
Ondata di calore: I consigli dell'Asl per evitare problemi alla salute
Le “ondate di calore” rappresentano un rischio per la salute, soprattutto delle persone più fragili come i neonati, gli anziani e, di quelle persone con patologie croniche a livello cardiovascolare, cerebrale, renale, polmonare.
Oltre alle malattie, bisogna considerare anche i fattori di rischio sociale, quindi l’età (superiore ai 65 anni e soprattutto superiore ai 75 anni), il sesso, i pregressi ricoveri (specialmente per le patologie cardiorespiratorie), il basso livello d’istruzione, la tipologia abitativa disagiata,
(servizi igienici fuori dall’abitazione, riscaldamento non fisso), l’abitazione ai piani alti senza ascensore, gli anziani senza aiuto familiare e con situazioni di isolamento sociale.
La malattia da calore è, quindi, favorita dall’età, da alcune patologie: scompenso cardiaco, diabete, malnutrizione, alcoolismo, vasculopatia, obesità; da alcuni sintomi: diarrea, vomito, febbre e da alcuni farmaci (in questo caso è importante consultare un medico).
Oltre alla raccomandazione di rivolgersi in caso di sintomatologia importante al proprio Medico di Medicina Generale (medico curante) è opportuno ricordare che è necessario:
evitare di uscire di casa tra le 12 e le 17;
fare pasti leggeri, mangiando frutta e verdura fresca e di stagione;
bere molta acqua (almeno 2 litri al giorno);
evitare di bere alcolici, caffè bevande molto fredde e gassate;
tenere chiuse durante il giorno le finestre e le tapparelle e aprirle invece al mattino presto e alla sera;
indossare abiti leggeri e non aderenti;
evitare sforzi e attività fisica se non è necessario;
recarsi, qualche ora al giorno, in zone ventilate e dotate di aria condizionata;
informarsi sulle previsioni del tempo ascoltando la radio, la televisione, leggendo i giornali;
tenersi in contatto con persone di fiducia se si vive da soli.
In ogni caso:
il Servizio Sanitario non va in vacanza. Si può consultare il proprio medico curante e nelle ore notturne e festive la guardia medica, mentre il Pronto soccorso e il 118 vanno interpellati solo per le urgenze;
il Comune di residenza ha un Servizio Socio Assistenziale al quale ci si può rivolgere per consigli e aiuto.
L’importante è non farsi cogliere dal panico e seguire i consigli per affrontare al meglio le giornate calde: riposo, fresco ,alimentazione corretta (gustando a volte anche un buon gelato, se non ci sono controindicazioni) e acqua sono i migliori alleati contro la calura.
Oltre alle malattie, bisogna considerare anche i fattori di rischio sociale, quindi l’età (superiore ai 65 anni e soprattutto superiore ai 75 anni), il sesso, i pregressi ricoveri (specialmente per le patologie cardiorespiratorie), il basso livello d’istruzione, la tipologia abitativa disagiata,
(servizi igienici fuori dall’abitazione, riscaldamento non fisso), l’abitazione ai piani alti senza ascensore, gli anziani senza aiuto familiare e con situazioni di isolamento sociale.
La malattia da calore è, quindi, favorita dall’età, da alcune patologie: scompenso cardiaco, diabete, malnutrizione, alcoolismo, vasculopatia, obesità; da alcuni sintomi: diarrea, vomito, febbre e da alcuni farmaci (in questo caso è importante consultare un medico).
Oltre alla raccomandazione di rivolgersi in caso di sintomatologia importante al proprio Medico di Medicina Generale (medico curante) è opportuno ricordare che è necessario:
evitare di uscire di casa tra le 12 e le 17;
fare pasti leggeri, mangiando frutta e verdura fresca e di stagione;
bere molta acqua (almeno 2 litri al giorno);
evitare di bere alcolici, caffè bevande molto fredde e gassate;
tenere chiuse durante il giorno le finestre e le tapparelle e aprirle invece al mattino presto e alla sera;
indossare abiti leggeri e non aderenti;
evitare sforzi e attività fisica se non è necessario;
recarsi, qualche ora al giorno, in zone ventilate e dotate di aria condizionata;
informarsi sulle previsioni del tempo ascoltando la radio, la televisione, leggendo i giornali;
tenersi in contatto con persone di fiducia se si vive da soli.
In ogni caso:
il Servizio Sanitario non va in vacanza. Si può consultare il proprio medico curante e nelle ore notturne e festive la guardia medica, mentre il Pronto soccorso e il 118 vanno interpellati solo per le urgenze;
il Comune di residenza ha un Servizio Socio Assistenziale al quale ci si può rivolgere per consigli e aiuto.
L’importante è non farsi cogliere dal panico e seguire i consigli per affrontare al meglio le giornate calde: riposo, fresco ,alimentazione corretta (gustando a volte anche un buon gelato, se non ci sono controindicazioni) e acqua sono i migliori alleati contro la calura.
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