19 mar 2010
Fisco: In arrivo il nuovo redditometro
Il Fisco cambia volto e strumenti, almeno nelle intenzioni. Entro la fine dell’anno, secondo quanto dichiarato da Luigi Magistro, direttore Accertamento dell’Agenzia delle Entrate, dovrebbe venire varato il nuovo redditometro, che – in maniera comprensibile per tutti - proverà a misurare la reale capacità di spesa del contribuente in rapporto al reddito dichiarato al Fisco.
Il progetto: Nelle intenzioni, ciò su cui si sta lavorando è un “misuratore” della capacità contributiva
che potrà venire utilizzato in maniera semplice da ogni contribuente. Attualmente, lo strumento è in fase di pianificazione; prima che diventi operativo (entro la fine dell’anno), dovrà passare per ulteriori tre fasi di “lavorazione”: subito dopo Pasqua, si procederà a un confronto tra Fisco, associazioni e commercialisti per la definizione di un prototipo, da raggiungere prima dell’estate; sarà quindi la volta dei passaggi normativi e, infine, si procederà alla sperimentazione.
Le novità
Dall’articolato percorso, alla fine, dovrebbe uscire uno strumento più affidabile di quello attuale. Il calcolo del reddito non sarà infatti più effettuato su pochi (e a volte obsoleti) criteri, ma, come spiega Magistro, poggerà “su una base di elementi da considerare molto più vasta rispetto ai 6/7 attuali”. I calcoli, che saranno compiuti seguendo una metodologia statistico-matematica, terranno in considerazione una mole di dati due-tre volte più consistente rispetto di quella utilizzata attualmente, esplorando anche le relazioni delle informazioni coinvolte con la capacità reddituale del soggetto. Abbandonando la considerazione di valori ipotetici e coefficienti, il nuovo redditometro, dunque, fonderà la propria analisi su valori reali e, inoltre, differenzierà anche le capacità reddituali in base alla composizione del nucleo familiare. A testimonianza della nuova rotta tracciata, Magistro dichiara: “Al di là delle potenze fiscali, punteremo alla spesa effettivamente sostenuta dal soggetto, perché è la spesa a essere sintomatica del reddito posseduto”.
La sperimentazione
Perché il nuovo strumento si dimostri capace di raggiungere gli obiettivi che si propone, occorre che la fase di sperimentazione sia condotta in maniera precisa e attenta. A tal fine, è in fase di progettazione anche il campione di contribuenti su cui il redditometro sarò testato: perché questo sia significativo, verranno utilizzati le migliaia di dati raccolti per la “campagna d’azione 2010″ e tutti i dati già in possesso delle banche dati del Fisco.
(Di Matteo per SoldiBlog)
Il progetto: Nelle intenzioni, ciò su cui si sta lavorando è un “misuratore” della capacità contributiva
che potrà venire utilizzato in maniera semplice da ogni contribuente. Attualmente, lo strumento è in fase di pianificazione; prima che diventi operativo (entro la fine dell’anno), dovrà passare per ulteriori tre fasi di “lavorazione”: subito dopo Pasqua, si procederà a un confronto tra Fisco, associazioni e commercialisti per la definizione di un prototipo, da raggiungere prima dell’estate; sarà quindi la volta dei passaggi normativi e, infine, si procederà alla sperimentazione.
Le novità
Dall’articolato percorso, alla fine, dovrebbe uscire uno strumento più affidabile di quello attuale. Il calcolo del reddito non sarà infatti più effettuato su pochi (e a volte obsoleti) criteri, ma, come spiega Magistro, poggerà “su una base di elementi da considerare molto più vasta rispetto ai 6/7 attuali”. I calcoli, che saranno compiuti seguendo una metodologia statistico-matematica, terranno in considerazione una mole di dati due-tre volte più consistente rispetto di quella utilizzata attualmente, esplorando anche le relazioni delle informazioni coinvolte con la capacità reddituale del soggetto. Abbandonando la considerazione di valori ipotetici e coefficienti, il nuovo redditometro, dunque, fonderà la propria analisi su valori reali e, inoltre, differenzierà anche le capacità reddituali in base alla composizione del nucleo familiare. A testimonianza della nuova rotta tracciata, Magistro dichiara: “Al di là delle potenze fiscali, punteremo alla spesa effettivamente sostenuta dal soggetto, perché è la spesa a essere sintomatica del reddito posseduto”.
La sperimentazione
Perché il nuovo strumento si dimostri capace di raggiungere gli obiettivi che si propone, occorre che la fase di sperimentazione sia condotta in maniera precisa e attenta. A tal fine, è in fase di progettazione anche il campione di contribuenti su cui il redditometro sarò testato: perché questo sia significativo, verranno utilizzati le migliaia di dati raccolti per la “campagna d’azione 2010″ e tutti i dati già in possesso delle banche dati del Fisco.
(Di Matteo per SoldiBlog)
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