6 feb 2010
VCO: Reddito più bassi del Piemonte
Con un reddito annuo pro capite di 18.916 euro, la Provincia Azzurra è all’ultimo posto regionale, ben lontana dalla più ricca, Biella (seconda solo a Milano a livello nazionale), con i suoi 23.547 euro. E Novara non sta meglio: penultima (19.059). Un dato in flessione (-0,5%) rispetto al 2008, quando il Vco era sempre maglia nera. Ma nonostante il reddito basso, gli abitanti di Verbania e provincia non rinunciano all’auto nuova né al televisore o all’impianto hi-fi di ultima generazione.
Il "verdetto" arriva dalla sedicesima edizione
dell’Osservatorio di Findomestic Banca sul consumo di beni durevoli nel Nord Ovest. L’indagine dimostra come la spesa per l’acquisto di auto, moto, mobili ed elettrodomestici sia calata sensibilmente in Piemonte: 5.624 nel 2009, -8,3% rispetto all’anno prima, contro un calo a livello nazionale del 7%. Tra i beni durevoli, la caduta maggiore si è manifestata nel mercato delle auto usate (-15,9% la spesa familiare a valori correnti), ma anche in quello delle auto nuove. In tutto il Piemonte, con la sola eccezione del Novarese, il mercato automobilistico ha comunque tenuto, grazie anche agli incentivi. Nel Vco sono state immatricolate 6.289 macchine nuove, con un aumento del 6,7% (ma la spesa per famiglia è comunque calata del 6,5%, scendendo da 1.231 a 1.152 euro l’anno). È calato invece il numero di immatricolazioni di auto usate (-7,6%, con la spesa per famiglia crollata, -16%). Scendono anche gli acquisti di moto nuove: -5,6%. I mobili rappresentano la seconda voce di spesa delle famiglie piemontesi: nella provincia di Verbania per arredare la casa sono stati spesi 52 milioni di euro (il 7,8% in meno rispetto al 2008). Undici i milioni "investiti" negli elettrodomestici bianchi (frigoriferi, lavatrici, condizionatori), e in questo caso il calo sfiora il 10% (-9,7%). È invece positiva la voce relativa agli elettrodomestici "bruni" (televisori, hi-fi, videocamere): 12 i milioni spesi dalle famiglie del Vco per assicurarsi un maxischermo o lo stereo (+1,4%). Patisce la crisi il settore dell’informatica: nel Verbano-Cusio-Ossola la spesa s’è attestata a 5 milioni di euro (64 euro a famiglia), il 4,2% in meno in confronto a dodici mesi prima.
«La classifica dei sacrifici di fronte alla recessione è molto chiara: si comprimono le spese per i mobili, l'abbigliamento, i viaggi e le vacanze, il tempo libero e le collaborazioni famigliari, ma non si fanno tagli su istruzione, spese alimentari e mediche - è l’analisi di Findomestic Banca - La famiglia è diventata una vera e propria mini azienda in cui si reagisce alla recessione in funzione di quanto si è stati colpiti, quasi sempre con una stretta sui costi, senza però dimenticare il morale e quindi con la concessione talvolta di beni consolatori: le gite, le vacanze brevi, qualche ristorante, un gelato, il DVD a nolo anziché il cinema».
(M.M.su La Prealpina)
Il "verdetto" arriva dalla sedicesima edizione
dell’Osservatorio di Findomestic Banca sul consumo di beni durevoli nel Nord Ovest. L’indagine dimostra come la spesa per l’acquisto di auto, moto, mobili ed elettrodomestici sia calata sensibilmente in Piemonte: 5.624 nel 2009, -8,3% rispetto all’anno prima, contro un calo a livello nazionale del 7%. Tra i beni durevoli, la caduta maggiore si è manifestata nel mercato delle auto usate (-15,9% la spesa familiare a valori correnti), ma anche in quello delle auto nuove. In tutto il Piemonte, con la sola eccezione del Novarese, il mercato automobilistico ha comunque tenuto, grazie anche agli incentivi. Nel Vco sono state immatricolate 6.289 macchine nuove, con un aumento del 6,7% (ma la spesa per famiglia è comunque calata del 6,5%, scendendo da 1.231 a 1.152 euro l’anno). È calato invece il numero di immatricolazioni di auto usate (-7,6%, con la spesa per famiglia crollata, -16%). Scendono anche gli acquisti di moto nuove: -5,6%. I mobili rappresentano la seconda voce di spesa delle famiglie piemontesi: nella provincia di Verbania per arredare la casa sono stati spesi 52 milioni di euro (il 7,8% in meno rispetto al 2008). Undici i milioni "investiti" negli elettrodomestici bianchi (frigoriferi, lavatrici, condizionatori), e in questo caso il calo sfiora il 10% (-9,7%). È invece positiva la voce relativa agli elettrodomestici "bruni" (televisori, hi-fi, videocamere): 12 i milioni spesi dalle famiglie del Vco per assicurarsi un maxischermo o lo stereo (+1,4%). Patisce la crisi il settore dell’informatica: nel Verbano-Cusio-Ossola la spesa s’è attestata a 5 milioni di euro (64 euro a famiglia), il 4,2% in meno in confronto a dodici mesi prima.
«La classifica dei sacrifici di fronte alla recessione è molto chiara: si comprimono le spese per i mobili, l'abbigliamento, i viaggi e le vacanze, il tempo libero e le collaborazioni famigliari, ma non si fanno tagli su istruzione, spese alimentari e mediche - è l’analisi di Findomestic Banca - La famiglia è diventata una vera e propria mini azienda in cui si reagisce alla recessione in funzione di quanto si è stati colpiti, quasi sempre con una stretta sui costi, senza però dimenticare il morale e quindi con la concessione talvolta di beni consolatori: le gite, le vacanze brevi, qualche ristorante, un gelato, il DVD a nolo anziché il cinema».
(M.M.su La Prealpina)
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