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L.A.Casaroli ha detto...

Uno dei tratti più caratteristici dei regimi dittatoriali è il culto della personalità. Le statue di Kim II-Sung, le foto di Mao che nuota nello Yangtze, i busti accigliati di Mussolini sono esempi emblematici.
Per non essere da meno il nostro giovane (aspirante) sovrano delizia gli utenti di facebook con ben 169 immagini celebrative dei suoi cinque anni a Palazzo. Ma siccome così tante foto che lo ritraggono proprio non è riuscito a trovarle, ci mette dentro di tutto, bersaglieri, edifici, concerti, auto parcheggiate.

Ogni luogo su cui il Suo Benigno Sguardo si è posato esiste ed esisterà immutato per suscitare sempiterna gioia e gratitudine nei sudditi.
Come tutti i giovani, il giovane sovrano è affascinato dalle possibilità che i media contemporanei gli aprono: blog, filmini alla youtube, ed adesso questa sconcertante carrellata, dalla quale il suddito dovrebbe capire che anche il merito di essere vivo, magari in buona salute, è da attribuirsi al Canio.

Comunque l’ analogia più interessante (e preoccupante) potrebbe essere quella con Ceausesco, che quanto a culto della personalità non stava dietro a nessuno: come è noto il Conducator fece demolire il centro storico di Bucarest per edificarvi palazzoni in puro stile soviet; il nostro Canio I 'il Cementificatore', che ammira e invidia Ceausescu, non avendo una intera metropoli da demolire ci ha provato con le ville del lungolago. Poca cosa, a confronto, ma Stresa passa solo questo.

Nonostante le sollecitazioni di Stresa2.0, è improbabile che altri esponenti della politica stresiana riescano a raggiungere lo stesso livello di cattivo gusto mediatico. Al peggio non c’è mai limite, si dice, ma certi primati appaiono difficili da superare.
Lucio A. Casaroli

17 febbraio 2010 alle ore 08:53