8 gen 2010
Scuola: Con l'inglese potenziato l'ora di francese è a rischio
Intervento dell’assessore regionale all’Istruzione, Gianna Pentenero, sulla possibilità che l’insegnamento della lingua francese scompaia nelle scuole piemontesi: “Dal prossimo anno scolastico, secondo lo schema Gelmini, su richiesta delle famiglie sarà introdotto l’insegnamento dell’inglese potenziato utilizzando le due ore di insegnamento della seconda lingua comunitaria. Attualmente, la scuola media offre tre ore di inglese e due di seconda lingua, inserita cinque anni fa dopo le raccomandazioni della Comunità europea. Sulla carta, dunque, la seconda lingua sopravvive, ma temiamo che molti sceglieranno l’inglese e che essa, di fatto, sparirà”.
“Desidero pertanto invitare i genitori - prosegue Pentenero - a non trascurare il patrimonio linguistico che caratterizza la nostra cultura, marcata da un profondo legame con la vicina Francia. Conoscere ed approfondire il francese, nel nostro territorio, è indispensabile, non solo perché rappresenta un arricchimento dell’offerta formativa, ma anche perché costituisce un’opportunità in più per le carriere lavorative dei ragazzi. I nostri giovani saranno infatti destinati ad operare in un mercato globalizzato e sarà difficile per loro competere, nella ricerca di un impiego, con avversari che dispongono di un asso nella manica come la conoscenza di più lingue”.
A conferma dell’importanza crescente che riveste il francese, Pentenero segnala l’accordo che prevede l’introduzione di un esame di maturità valido nei due Paesi (l’Esabac), le numerose sperimentazioni portate a termine nelle scuole di montagna attraverso progetti di scambio transfrontalieri di studenti e docenti di madre lingua, la creazione della nuova Regione europea Alpi-Mediterraneo.
(da Piemonte Informa)
“Desidero pertanto invitare i genitori - prosegue Pentenero - a non trascurare il patrimonio linguistico che caratterizza la nostra cultura, marcata da un profondo legame con la vicina Francia. Conoscere ed approfondire il francese, nel nostro territorio, è indispensabile, non solo perché rappresenta un arricchimento dell’offerta formativa, ma anche perché costituisce un’opportunità in più per le carriere lavorative dei ragazzi. I nostri giovani saranno infatti destinati ad operare in un mercato globalizzato e sarà difficile per loro competere, nella ricerca di un impiego, con avversari che dispongono di un asso nella manica come la conoscenza di più lingue”.
A conferma dell’importanza crescente che riveste il francese, Pentenero segnala l’accordo che prevede l’introduzione di un esame di maturità valido nei due Paesi (l’Esabac), le numerose sperimentazioni portate a termine nelle scuole di montagna attraverso progetti di scambio transfrontalieri di studenti e docenti di madre lingua, la creazione della nuova Regione europea Alpi-Mediterraneo.
(da Piemonte Informa)
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