Un parco e una riserva naturale sul Mottarone, un’altra zona di salvaguardia in alta Valle Strona. L’istituzione delle nuove aree protette è prevista nel disegno di legge regionale che istituisce parchi e riserve in tutto il Piemonte, licenziato lunedì dalla giunta Bresso su proposta dell’assessore regionale all’Ambiente, Nicola De Ruggiero. Il disegno di legge, che deve essere ora esaminato dal Consiglio, prevde l’istituzione del Parco del Mottarone, delle Riserve naturali del Mottarone, delle Grotte del Bandito, della Grotte di Bossea, della Spina verde, del Bric Montariolo, dell’Isola di Santa Maria e di Castelnuovo Scrivia, delle zone naturali di salvaguardia dell’Alta Val Strona, della Dora Riparia, del Monte Musinè, dei Laghi di Avigliana, della Tangenziale verde e Laghetti Falchera, di Spina verde. Le nuove aree protette nel territorio del Vco furono proposte durante il passato ciclo amministrativo dall’assessore provinciali ai Parchi, Paolo Caruso. I confini dei due parchi, e della riserva naturale, erano stati approvati dai Consigli comunali interessati. Quelli di Baveno e Omegna avevano chiesto modifiche ai confini. Il primo chiedendo di escludere dal parco la zona della ex cava al monte Camoscio, per la quale esiste una richiesta di riavvio della coltivazione. Il secondo aveva chiesto di escludere dal parco la frazione di Agrano. L’ipotesi proposta dall’assessorato ai Parchi della precedente amministrazione provinciale escludeva il territorio di competenza della ex comunità montana dei Due laghi, ora accorpata alla nuova comunità montana Cusio Mottarone e Valle Strona. Al momento Torino si limita ad elencare tutti i nuovi parchi e le nuove riserve. Al momento si tratta solo di proposte. Poiché, dal momento della proposta da parte dell’amministrazione Ravaioli, sono state accorpate due comunità del Vco e l’unica del Novarese, sulla carta la proposta De Ruggiero potrebbe essere addirittura più estensiva di quella formulata da Caruso.
(M.Ra. su La Prealpina)