9 gen 2010
Manifesti anonimi, notizie false. Campagna vecchia scuola, ma serve?
Una settantina di giorni alle prossime elezioni Comunali. E' questo il tempo rimasto per assestare qualche colpo gobbo all' Amministrazione in carica. Ma da chi non si sa. Notizie false ( il Sindaco telefonicamente interpellato ce lo ha confermato) appiccicate sui muri per andare a pescare ancora qualche elettore (ma quanti?) con questo sistema che evidentemente ha ancora il suo fascino per qualcuno. Noi non riporteremo il testo integrale, tratteremo la questione come un qualsiasi altro articolo o commento anonimo (ben venga invece una lettere firmata a riguardo). I commenti saranno comunque graditi e pubblicati. Speriamo che il prossimo manifesto affisso sia almeno un programma elettorale.
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2 Commenti:
Raccolgo, a nome di Cometa, l' invito di Stresa2.0 a commentare la "campagna vecchia scuola", portando qualche argomento che non mi sembra indegno di valutazione.
Cometa non è un organismo politico e men che meno partitico, si interessa solo dell' ambienta e non esita a criticare chiunque dell' ambiente si mostri nemico, come dimostra la battaglia - finora vittoriosa - che ha impedito l' apertura alla caccia dell' oasi di Bognanco da parte dell' attuale amministrazione provinciale, campagna che seguiva quella condotta verso la precedente amministrazione, di segno politico opposto.
Ciò premesso, la nostra opinione è che una conferma del giovane Di Milia sfocerebbe in un' autentica sciagura ambientalista.
E non mi riferisco ad una semplice diatriba sul sacrosanto diritto di tre oche a passeggiare sul lungolago, ma a un comportamento sistematico mirante a cancellare per sempre alcune peculiarità architettoniche e paesaggistiche di Stresa, riducendo la nostra città ad un borgo tra tanti. Ricordiamo che siamo di fronte ad un personaggio che vuole imporre a tutta la cittadinanza il suo sconsiderato amore per il rombo dei motori, che ha tentato di abbattere tre ville storiche (valutando il divieto posto a tale operazione della Sovrintendenza ai Beni Culturali come "danno per la città borromea", come si legge nell' intervista rilasciata a una Tv locale il 10 ottobre 2009), che vorrebbe trasformare in parcheggio parte della litoranea nel solo interesse di un privato, che nulla ha fatto - con gli strumenti che la Legge mette a disposizione del comune - per imporre il recupero di edifici di valore architettonico, il cui stato di degrado umilia residenti ! e visitatori (e che in più - passando da considerazioni paesaggistiche a banali valutazioni economiche - determina una caduta di valore delle proprietà immobiliari locali). Cammino lungo il quale il giovane Di Milia, se venisse riconfermato, certamente proseguirà con accresciuta pervicacia.
Per l' associazione ambientalistica Cometa, il presidente Lucio Casaroli.
Certamente non sottoscriviamo insieme a chi incolla manifesti senza firma e non sottoscriviamo neppure quelle conclusioni che usano criteri ”etici” per contrastare scelte, legittime, di chi governa per mandato democratico.
Detto questo, ciò che si condivide è la critica di fondo ad un governo ed al suo capo che in questo tempo di mandato è parso muoversi in assoluta contraddizione, innanzitutto con se stesso: da un lato candidare la città a sito dell’Unesco, dall’altro l’ossessione per fare invece la montagna alberghiera, da un altro lato contrastare i vincoli sulle ville storiche e dall’altro emettere ordinanze senza poi alcun esito, mentre il degrado che, alla fine qualcuno ha pensato bene di attribuire per colpa a chi critica, è andato avanti senza contrasto.
Tutto ciò fa un po’ il paio a un Sindaco popolare/democratico che poi, alla prova, non è che abbia dimostrato una grande sensibilità, almeno democratica, ma ogni critica l’ ha vista spesso come un attentato ad un sovrano.
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