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7 dic 2009

Stresa: Il presepe più grande della provincia nello spazio Luparia


La prima casa in terracotta l’aveva cotta al forno il nonno, Paolo, maestro fornaciaio per il primo presepe che stava preparando quando aveva otto anni. Attorno, Giuseppe Loda, ci ha costruito una rappresentazione della natività divenuta talmente grande - oltre un centinaio di statuine, 12 metri di lunghezza, 4 di larghezza - da renderne impossibile l’allestimento in casa, tanto che, da ieri e fino al 10 gennaio, è visitabile allo spazio Luparia in via Bolongaro a Stresa. L’anno prossimo chissà. Già perché, Loda, al suo presepe ci lavora tutto l’anno. «Costruisco tutto da me - spiega Loda - le case, la vegetazione. Vede quelle case in stile arabo sulla collina? Le ho costruite io insieme alle palme. Vuole essere un omaggio agli immigrati di fede musulmana. La luce che s’intravvede dalle finestre è la manifestazione della divinità nella loro religione». C’è anche un omaggio alla città che lo ospita: la riproduzione del trenino del Mottarone e del tratto di montagna che lo portava a valle. L’unica cosa che Loda non costruisce da sé sono i motorini che muovono i personaggi del presepe e che lo rendono unico. «Li fabbrica una ditta di Recanati - continua - che li vende a tutti coloro che sono appassionati di presepe». Sulle orme di nonno Paolo, «che oltre a essere maestro fornaciaio allestiva i presepi nelle chiese», Giuseppe Loda ha ingrandito progressivamente il suo: «Ci lavoro tutto l’anno». Con la speranza, un giorno, di passare il testimone al nipotino, Edoardo, più precoce di lui: «A 6 anni già si prepara il presepe. Speriamo, visto che in famiglia la passione "salta" una generazione. Ai miei due figli non sono riuscito a trasmetterla». Il presepe "artistico e semi-meccanico" è aperto al pubblico oggi e domani, poi di nuovo il 12, 13, 19, 20, 25 26, 27 dicembre; il 2, 3, 6, 9, 10 gennaio dalle 15 alle 19. Anche a Natale? «E’ proprio a Natale che arriva più gente», dice Loda che con l’ultimo boccone del pranzo natalizio si metterà in viaggio da Borgosesia per raggiungere Stresa.(Di Mauro Rampinini su La Prealpina)

1 Commenti:

OrtaBlog ha detto...

Peccato che il presepe non sia più ad Orta come negli anni passati ma sono contento per gli stresiani che potranno ammirare questa opera d'arte creata da una persona veramente speciale.

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