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23 dic 2009

Funivia Mottarone: Nobili, voglio l’impianto aperto prima di Natale!


«Non esiste alcun problema tecnico che impedisca la ripartenza, anche immediata, della funivia». A dirlo è il consigliere regionale Aldo Reschigna al termine dell’ennesimo incontro fra Provincia e Regione nel quale si è cercato di fare il punto e di trovare una soluzione sull’ingarbugliata situazione della Funivia del Mottarone. «I lavori da fare, in prospettiva, prosegue Reschigna , ammontano a circa due milioni e mezzo, forse tre. Una somma che non è al momento nelle disponibilità della Regione. La funivia non ha però nessun impedimento tecnico e per quel che mi risulta potrebbe e dovrebbe essere rimessa in funzione anche subito. Se ciò non avviene il problema è del gestore e della Provincia del Vco che ha il dovere di intimare a chi la gestisce di riprendere le corse». Un aspetto tecnico per la verità ci sarebbe. «Ed è quello della fune di sicurezza - chiarisce Aldo Reschigna - costa 180 mila euro e dovrà essere cambiata a marzo. Non adesso. Per la spesa il gestore può partecipare ad un bando che copre il sessanta per cento della spesa».
A fine anno, ovvero tra otto giorni, scade però il contratto di concessione per il trasporto. «La Provincia è disponibile a prorogare di un anno il contratto in scadenza con la Società Funivie del Mottarone per il servizio di trasporto pubblico - dice l’assessore provinciale ai Trasporti Giampaolo Blardone - purché la società sia in grado di garantire in tempi brevi la capacità di intervento di manutenzione necessari».
Più lapidario è invece il presidente della Provincia, Massimo Nobili. «Voglio l’impianto aperto prima di Natale! la funivia è un trasporto pubblico ed il gestore deve garantire, come da contratto, almeno sei corse al giorno - afferma Nobili - se l’impianto è fermo per manutenzione o qualsiasi altro motivo devono essere garantite le corse sostitutive con altro mezzo. Per questa attività la società Funivie del Mottarone riceve come contributo da Regione e Provincia poco meno di 150 mila euro l’anno. Dunque vogliamo la garanzia del servizio». Già in occasione del ponte dell’Immacolata la funivia era ferma scatenando le ire dell’amministrazione provinciale.
«Io e l’assessore Blardone abbiamo scritto una lettera al gestore senza ricevere risposta - prosegue Nobili - a questo punto stiamo valutando di mandare alla società una diffida per la fermata dell’impianto». A rimetterci sono gli operatori turistici del Mottarone. Che le corse possano riprendere per Natale sembra poco probabile. Resta il nodo principale che è quello di stabilire chi è proprietario dell’impianto. Nobili non ha dubbi: «La proprietà della funivia è della Regione Piemonte e non, come dice qualcuno, del Comune di Stresa, dunque è Torino che dovrà in futuro accollarsi le spese di manutenzione straordinaria».
(Di Vincenzo Amato per La Stampa)

1 Commenti:

L.A.Casaroli ha detto...

Caro Sindaco, ho letto la Sua (tardiva) comunicazione relativa alla Funivia sul Suo spettabile blog, www.caniodimilia.blogspot.com.

Ciò che emerge è che La Stampa ha censurato ("giustamente", come Lei stesso scrive) il Suo intervento, e qualche buon motivo vi sarà. La smetta una buona volta di assumere atteggiamenti vittimistici: io non sono tra coloro che vogliono "colpire il Sindaco", e non mi sembra che neppure "il solito Stresanews" abbia un atteggiamento pregiudiziale contro di Lei. Semplicemente - quando vi sono problemi che danneggiano una parte più o meno grande della popolazione - mi piacerebbe (e forse piacerebbe a altri Concittadini) vederLa un po' di più sulla breccia, armato della Sua fascia tricolore, per difendere coram populo, a voce alta, gli interessi di coloro che Le hanno dato il loro voto e che pagano il Suo stipendio.

Quanto al fatto che il sottoscritto "si é più volte contraddistinto per proferire insulti" a Lei diretti, e proprio su questo Stresa2.0 che mi ospita, temo che Lei continui pervicacemente a scambiare per insulti quelle che sono critiche al Suo comportamento. Forse si è dimenticato che viviamo in un paese democratico, dove le divergenze di opinione (e il diritto di manifestarle) non solo sono ammesse, ma costituiscono l' ossatura stessa del sistema. Se poi la Sua sensibilità si sentisse comunque ferita, esistono strumenti giuridici con i quali Lei può difenderla, e mi sembra di ricordare che in passato Lei non ne abbia disdegnato l' utilizzo.

Infine, relativamente al fatto che io - come Lei scrive - non meriti alcuna risposta, al di là della scarsa educazione che Lei ostenta con questa violenta espressione verbale, temo sia proprio questo Suo atteggiamento a mostrare una volta di più quanto il sindaco sia ormai lontano dai cittadini. Apprezzerei - a questo proposito - di ricevere le Sue scuse, che può considerare già accettate.

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