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29 dic 2009

Dal 20 gennaio i "Buoni vacanza", per un turismo non in crisi


Farà girare l’economia la nuova iniziativa del Ministero del turismo? L’idea è quella di stanziare 5 milioni a sostegno delle vacanze delle famiglie meno abbienti, tramite buoni utilizzabili nel periodo gennaio-giugno. Il giro d’affari, secondo le stime, dovrebbe ammontare ad oltre 170 milioni di euro, per un indotto complessivo di circa il triplo! Lo stanziamento previsto dal Ministero dovrebbe coprire circa il 45% della spesa prevista per le vacanze di coloro che sono da considerare economicamente in difficoltà. Ma in cosa consisteranno?
I buoni si presenteranno sottoforma di titoli di pagamento in due tagli (da 5 e 20 euro) e saranno corrisposti agli aventi diritto che ne faranno richiesta a partire dal 20 gennaio per un ammontare che varia a seconda del reddito e del numero dei componenti del nucleo familiare, tra il 20 e il 45% della spesa effettuata. I buoni vacanza non copriranno solamente le spese di vitto e alloggio, ma sosterranno le fasce deboli anche nella spesa per ristoranti, centri sportivi, servizi di trasporto e noleggio e di natura culturale come musei, servizio di guida, centri culturali e centri di produzione e vendita di prodotti tipici.

I buoni vacanze, ha sottolineato il ministro Brambilla “danno anche una concreta attuazione ai principi fondamentali della ‘dichiarazione di Montreal’ che ha definito il turismo sociale come un creatore della società e un fattore di crescita economica”.

Dal 20 gennaio, ha spiegato il ministro, si apriranno le prenotazioni vere e proprie e attraverso una procedura che potrà essere effettuata direttamente online si potrà richiedere il proprio buono vacanza.

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