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9 set 2009

Stresa: Erbacce in stazione, multa alle Ferrovie


Erba alta e incolta nei pressi dei binari, chiaramente visibile a tutti i viaggiatori in transito alla stazione di Stresa. Così Rete Ferroviaria Italiana si è beccata una multa di 100 euro dal Comune. La sanzione alla società del gruppo Ferrovie dello Stato, incaricata della gestione delle infrastrutture e della rete, è stata notificata nei giorni scorsi dalla polizia municipale in esecuzione dell’ordinanza relativa alla cura e alla manutenzione del verde privato emessa dal sindaco di Stresa Canio Di Milia in aprile al fine di tutelare il decoro e l’immagine della città.
Al centro delle multe, oltre alle erbacce, è anche lo stato dell’intera area dell’ex scalo ferroviario, nella parte non occupata dal parcheggio inaugurato lo scorso anno: «Abbiamo proposto a Rete Ferroviaria Italiana di affidare al Comune la zona, così come è avvenuto per l’area del parcheggio. L’amministrazione, in cambio, si sarebbe presa in carico la manutenzione, ma non abbiamo ottenuto risposta» sottolinea Di Milia. La vasta area dell’ex scalo, ad oggi, appare coperta dall’erba alta e il lato verso via Principe di Piemonte è occupato dal pietrisco abbandonato dopo gli ultimi lavori sulla massicciata ferroviaria.
«Già in passato - ricorda il sindaco - il Comune si è fatto carico della pulizia del lato della massicciata verso via Carducci, invaso dalla vegetazione, senza onere alcuno per Rfi, grazie alla disponibilità dei volontari della protezione civile. Con questa sanzione, ora, speriamo di sensibilizzare Rfi». E aggiunge: «La stazione è stata riverniciata completamente nei mesi scorsi e le condizioni dell’area binari stonano completamente».
La folta vegetazione, particolarmente rigogliosa nei pressi del binario 4, ha tra l’altro nascosto completamente alcune croci poste a memoria di alcuni caduti sul lavoro, morti durante i lavori di costruzione della linea.
Oltre a Rete Ferroviaria Italiana, nel mirino dei vigili urbani è finita anche la società Sintesi Immobiliare, proprietaria dell’ex deposito del Trenino del Mottarone in via Carducci: dopo uno sfalcio, nel periodo immediatamente successivo all’emissione dell’ordinanza, la vegetazione dell’area attorno all’immobile fatiscente ha ripreso nuovamente il sopravvento.
E dire che, come spiega il sindaco, «prima di sanzionare i contravventori la polizia municipale ha segnalato agli interessati l’esigenza di ripristinare il decoro delle aree in questione e di occuparsi della manutenzione di erba e piante, senza però risultato alcuno. Così non è rimasta che la strada delle sanzioni».
Adesso toccherà ai contravventori adeguarsi all’ordinanza intervenendo nelle aree segnalate e ripristinandone il decoro. Altrimenti il rischio è di incappare in ulteriori sanzioni. In caso di mancata ottemperanza, infatti, la multa potrebbe salire dai 100 euro iniziali fino ad un massimo di 500 euro.
(Di Luca Gemelli su La Stampa)

4 Commenti:

Assolo ha detto...

Colpirne uno per educarne cento? 
Suggeriamo al nostro sindaco una sana 10.000 passi ad occhi aperti per le vie di Stresa fino al Lido di Carciano: ne trarrebbero giovamento la sua salute e le casse comunali oltre che il decoro della città che, peraltro, dovrebbe essere tutelato in modo serio, al di là dei fili d’erba.

Lucio A. Casaroli ha detto...

Perché dobbiamo continuare a minimizzare il contributo che il Signor Sindaco di Stresa dà alla pulizia delle rotaie?

Notoriamente la civiltà di un paese si misura dalla splendente lucentezza dei suoi binari, dal perfetto allineamento delle sue traversine, dalla millimetrica calibratura dei suoi bulloni.

Avrei preferito vedere Sindaco e Giunta sui binari quando sono state abolite le fermate del Cisalpino, ma se ci andranno armati di righello metrico a verificare se la lunghezza dei fili d' erba è compatibile con l' ordinanza, ben venga. E se durante questo sopralluogo qualche treno non si fermasse...

PiCi ha detto...

Trovo inquetante il commento di Casaroli.
Finalmente qualcuno ha il coraggio di fare un'ordinanza contro le Ferrovie dello Stato (la situaizone della stazione è lì da vedere) e lui si augura che il sindaco venga investito dal treno. Pessimo gusto (augurare la morte di qualcuno appartiene semplicemente all'inciviltà).
La posizione pubblica di Casaroli, presidente di Cometa, associazione ambientalista che non ci fa certo una bella figura. anzi...

Lucio A. Casaroli ha detto...

Caro Signor PiCi

(o "cara Signora": a differenza di me, che firmo le mie affermazioni con nome  cognome, il fatto che Lei si nasconda dietro uno pseudonimo non mi permette di sapere come rivolgersi)

 è chiaro che Lei ignora quella figura retorica che va sotto il nome di satira, e che trova la migliore definizione del suo scopo nel "castigat ridendo mores" che ancor oggi decora qualche teatro. Quindi non si inquieti né mi consideri incivile. Lungi da me l' augurio che il sindaco (che io stesso ho contribuito ad eleggere, ma fu un errore di gioventù) sia investito da un treno o altro mezzo. Anzi, è talmente giovane  che nessuno di noi vorrebbe negargli una vita lunga, felice e ricca di esperienze (soprattutto queste ultime potranno essergli molto utili).

Tornando alla fattispecie, dubito che si possa considerare coraggiosa l' applicazione di un' ordinanza (peraltro di dubbia liceità) contro le Ferrovie dello Stato: nel mio passato di pendolare sporadico ho intentato non poche cause alle Ferrovie (alcune vinte,  la maggior parte giacenti chissà dove) e non mi sento coraggioso per questo. Mentre sarebbe coraggioso (e di indubbia utilità per non pochi concittadini) incatenarsi alle rotaie e bloccare quotidianamente il Cisalpino per la durata della soppressa fermata di Stresa, ma questo proprio non l' ho visto fare a nessuno. Quanto poi al fatto che Cometa non ci faccia una bella figura, forse Lei pensa che dovrebbe essere proprio Cometa a misurare i fili d' erba delle ferrovie nazionali, ma al momento abbiamo obiettivi un po' più ambiziosi (dia ogni tanto un' occhiata al nostro sito: www.cometa.vb.it).

Cordialmente.

Lucio A. Casaroli

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