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25 giu 2009

Il "Des Iles Borromees" inserito nei "Locali Storici d'Italia"


Il Grand hotel Des Iles Borromées è stato inserito nell’ultima edizione della guida dell’Associazione locali storici d’Italia, assieme ad altri 23 alberghi, ristoranti, locali pubblici piemontesi. Il Des Iles è l’unico "alfiere" del Vco nella prestigiosa guida.
Il registro degli ospiti, dei quali oggi si ricorda soltanto il premio Nobel Ernest Hemingway, è nutrito e contiene le firme di molti personaggi che hanno fatto la storia, quella con la S maiuscola. Partendo da uno dei cinque fratelli che lo idearono e che costruirono il primo manufatto nei primi anni ’60 dell’800. Il secondo dei fratelli Omarini, Giovanni, che guidò il luogotenente di Garibaldi, Nino Bixio, all’assalto di Laveno nel 1859 durante il conflitto passato alla storia come Seconda guerra d’indipendenza. Hemingway non fu il solo scrittore a soggiornare al Des Iles. Nel registro dei visitatori è possibile leggere le firme di un altro premio Nobel per la letteratura, John Steinbeck, e dell’inglese Archibald Cronin, autore di “E le stelle stanno a guardare”, crudo affresco della vita dei minatori inglesi. Nell’elenco, tra gli altri, da segnalare le firme di Leopoldo II, re del Belgio, del primo ministro francese Leon Gambetta, del re di Svezia Oscar II, di Benito Mussolini, del finanziare Rothschild. Tra i cimeli conservati c’è anche un disegno fatto da Renato Guttuso durante un soggiorno nel celebre albergo. E, ancora: gli attori David Niven e Clark Gable, la principessa Margaret (sorella di Elisabetta II), Gabriele D’Annunzio, Eleonora Duse, Rockfeller e l’Aga Khan. Incerto è l’anno di nascita dell’hotel: i primi villeggianti risultano alloggiare nel 1863 ma esiste un’immagine a stampa del 1862 conservata al Museo del paesaggio di Verbania, forse una prefigurazione di ciò che sarebbe stato fatto od era già in corso d’opera. Del 1868 è il primo ampliamento, anche questo documentato da due immagini conservate al Museo del paesaggio. Successivi lavori furono eseguiti tra il 1868 e il 1884, nel 1908 fu allargata la veranda, nel 1911-12 furono realizzati i tre piani superiori. L’anno successivo subentrò la Ciga hotels. Attualmente l’albergo è di proprietà di due famiglie storiche di imprenditori del settore: i Mariani e i Padulazzi. ( Articolo di m.ra sulla Prealpina )



1 Commenti:

zasca ha detto...

Con accanto una montagna di cemento diventerà splendido . Trascorsi  cento anni, naturalmente.  

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