Aveva provato a vendere su internet, attraverso il famoso sito “Ebay”, un falso giubbotto marchiato“Woolrich”. L’aggiudicatario dell’asta, un giovane di Teramo che lo pagò 151 euro, si accorse appena ricevuto attraverso corriere il pacco, che il giubbotto era falso, chiese indietro i propri soldi, ma ricevendo un diniego denunciò l’accaduto alla guardia di finanza. Stamane C.C. , difeso dall’avvocato M.T., è stato condannato a tre mesi di reclusione e al pagamento di 300 euro di multa. In aula, a rispondere alle domande del pubblico ministero Fabrizio Argentieri, stamane c’era anche il responsabile della sicurezza e delle frodi di Woolrich Italia, cui la Guardia di Finanza aveva consegnato il giubbotto affinchè lo periziasse. Ha spiegato che il naylon con cui era fatto pesava meno, e la bronzatura di cerniere e bottoni era diversa, più chiara, ma che comunque il capo, pur contraffato, era fatto molto bene. Il giudice Elena Stoppini ha ordinato la distruzione del giubbotto.

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