20 mar 2009
Neve e Valanghe: Formazza e Vigezzo chiedono la "calamità naturale"
Da: La Prealpina
Il Comune ha richiesto alla Regione lo stato di calamità naturale «per le cospicue e frequenti nevicate che hanno isolato in questo inverno per oltre due mesi l’alta valle», da poche centinaia di metri dalla Cascata del Toce in su, e tutte le frazioni della bassa valle, da poco dopo l’abitato di Cadarese di Premia, per oltre quindici giorni. Lunedì a Torino il sindaco Luigi Antonietti ha già fissato un appuntamento a Palazzo Lascaris, cui parteciperanno altri sindaci dei Comuni che hanno subito problemi a causa delle abbondanti nevicate, tra gli altri il presidente della Comunità montana Valle Vigezzo, e sindaco di Malesco, Federico Cavalli: «Lo stato di calamità naturale l’avevamo chiesto quindici giorni fa, all’indomani della caduta a Canza della grossa valanga - spiega il vicesindaco Bruna Papa -. Non ci hanno ancora risposto ma hanno fissato un incontro a Torino per discutere dei danni e delle spese subite a causa delle grosse nevicate degli scorsi ottobre e novembre».
Ieri sera sino a tarda ora si è poi attesa una comunicazione da parte di Anas per una possibile apertura totale della strada statale 659 della Formazza, che in pratica da ieri sera è aperta solo di notte, dalle 19 alle 6,30 del mattino. Nel frattempo la commissione valanghe della Comunità montana ha inviato ai tecnici dell'Anas la perizia dell'ultimo soppraluogo aereo compiuto lunedì scorso, nel quale si evidenza come solo uno dei tre versanti esaminati presenta rischi, e che comunque in caso di movimenti nevosi, i fenomeni non interesseranno il fondo valle e la strada statale. (U.G.)
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Il Comune ha richiesto alla Regione lo stato di calamità naturale «per le cospicue e frequenti nevicate che hanno isolato in questo inverno per oltre due mesi l’alta valle», da poche centinaia di metri dalla Cascata del Toce in su, e tutte le frazioni della bassa valle, da poco dopo l’abitato di Cadarese di Premia, per oltre quindici giorni. Lunedì a Torino il sindaco Luigi Antonietti ha già fissato un appuntamento a Palazzo Lascaris, cui parteciperanno altri sindaci dei Comuni che hanno subito problemi a causa delle abbondanti nevicate, tra gli altri il presidente della Comunità montana Valle Vigezzo, e sindaco di Malesco, Federico Cavalli: «Lo stato di calamità naturale l’avevamo chiesto quindici giorni fa, all’indomani della caduta a Canza della grossa valanga - spiega il vicesindaco Bruna Papa -. Non ci hanno ancora risposto ma hanno fissato un incontro a Torino per discutere dei danni e delle spese subite a causa delle grosse nevicate degli scorsi ottobre e novembre».
Ieri sera sino a tarda ora si è poi attesa una comunicazione da parte di Anas per una possibile apertura totale della strada statale 659 della Formazza, che in pratica da ieri sera è aperta solo di notte, dalle 19 alle 6,30 del mattino. Nel frattempo la commissione valanghe della Comunità montana ha inviato ai tecnici dell'Anas la perizia dell'ultimo soppraluogo aereo compiuto lunedì scorso, nel quale si evidenza come solo uno dei tre versanti esaminati presenta rischi, e che comunque in caso di movimenti nevosi, i fenomeni non interesseranno il fondo valle e la strada statale. (U.G.)
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