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23 feb 2009

Raccolta differenziata: Si andrà "porta a porta"


Da: VcoAzzurraTV

Obiettivo: raccolta dei rifiuti differenziata e spinta, ovvero porta a porta, in giorni prestabiliti per ciascuna tipologia di scarto, per quei comuni dove, per motivi turistici o legati alle caratteristiche del territorio, finora non è stato possibile applicarla. Il tutto, con modi e tempi diversi a seconda della situazione, ma comunque, tassativamente, entro la fine del 2009, la raccolta differenziata dovrà essere una realtà per tutti i comuni del Vco. I comuni in cui si avvierà la raccolta porta, che in alcuni casi sarà abbinata alle isole ecologiche, sono quelli della Val Vigezzo, Macugnaga, Stresa e Gignese, Cannero, Arizzano, Bee e Premeno. A. Per Stresa, dove la differenziata spinta verrà avviata dal prossimo ottobre e dove, al momento, la raccolta viene fatta con le vecchie campane, il problema, come per la Vigezzo o Macugnaga, sono le seconde case e l’impossibilità per i villeggianti di mettere i rifiuti fuori dalla porta nei giorni prestabiliti per la raccolta. Il sindaco Canio Di Milia afferma: “Per risolvere questo problema verranno realizzate due isole ecologiche interrate e solo coloro che non risiedono stabilmente nel comune potranno accedere a queste aree per conferire i rifiuti da differenziare, la domenica sera o il lunedì mattina” Tutto ciò, lo hanno sottolineato tutti a chiare lettere, avrà un costo per i cittadini, come sottolinea l’assessore provinciale De Santi: “Immediatamente in questi comuni qualche aumento di costo nella raccolta ci sarà ma che sarà compensato progressivamente nel tempo con i risparmi che ci saranno per il minore costo dello smaltimento dell’indifferenziato e con i ristorni che potranno arrivare dalla valorizzazione delle frazioni differenziate raccolte”.

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2 Commenti:

Sofia M. ha detto...

È una sonora cavolata e io come non residente ma villeggiante per parecchi mesi all'anno sono davvero scioccata dalla miopia disfunzionale che mostra l'aver posto in essere questo delirante sistema. Non si riesce a capire come mai per il VCO non possano essere adottati sistemi efficienti, testati già in uso in altre città. Ad esempio Milano.
Ad oggi, 7 aprile, le isole ecologiche non ci sono e io, che differenzio con attenzione e coscienza ecologica da 15 anni ( quando non era obbligatorio) mi sento offesa e presa in giro. Ogni domenica sono costretta a rientrare a Milano con la macchina carica di sacchi di spazzatura che svuoto negli appositi contenitori della mia città. Vi pare una cosa sensata? Cosa che peraltro mi impedisce di spostarmi in treno perché ho sempre dietro i sacchi del ruffo.
Chi trascorre solo il weekend non ha modo di lasciare fuori né di ritirare gli appositi contenitori durante la settimana. Inoltre per chi, come noi, abita in un bilocale, non c'è nemmeno lo spazio fisico per tenersi in casa questi bidoni.
Non riesco davvero a capire perché il Comune debba accollarsi la spesa della raccolta porta a porta quando basterebbe una seria campagna di sensibilizzazione e stimolo all'abitudine al differenziare recandosi poi a buttare la spazzatura nelle apposite campane/bidoni. Non posso credere che la raccolta porta a porta per tutte le frazioni costi di meno della svuotatura (come dicono i cugini elevetici) delle campane.
Se poi fate un giro dietro al cimitero, vi accorgerete che la buona volontà dei residenti e non che vogliono differenziare è vanificata dal fatto che le campane non vengono adeguatamente svuotate e quindi si ammucchiano mucchi e mucchi di spazzatura che diventa per forza di cose indifferenziata. Stresa come Napoli?
Mi permetto di aggiungere che è una evidente mancanza di considerazione per i villeggianti che sono la fonte di reddito primaria (se non unica) del Comune di Stresa e che costituiscono un buon 80% della popolazione!

Mysonshine ha detto...

Cara Sofia,

lo sarebbe, una sonora cavolata intendo, se tutti cittadini e non fossero impegnati come lei, seriamente, in una differenziata fatta con cura ed attenzione.
Purtroppo non è così, a tutt'oggi vedo buttare nel nero scarti che potrebbero essere riciclati o, forse ancora peggio, mettere nella plastica materiali che non vanno riciclati (esempio più comune bicchieri e piatti di plastica sporchi) oppure lampadine e porcellana assieme al vetro.
L'isola ecologica a Stresa c'è: si trova in piazza Sant'ambrogio, vicino al cimitero. Non so quanto possa essere comoda dalla sua casa di villegiatura, ma certamente meglio che portarsi il ruso a casa (cosa che, peraltro facevo anche io negli anni in cui ho vissuto a Torino ed avevo seconda casa a Baveno e consideri tre bimbi in età da pannolino!!!); l'isola non è piacevole alla vista come quelle già allestite a baveno, ma c'è in progetto di farla nuova, quindi sarà sufficiente pazientare.
Le consiglio di recarsi lì per i rifiuti della domenica sera, avrà anche modo di accorgersi, guardando i cassonetti, di quanto gli stresiani non siano ancora entrati nell'ottica del mondo-riciclo (senza far di tutta l'erba un fascio, per carità, fortunatamente le persone coscienziose ci sono eccome!).

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