14 mag 2010
Stresa: Domani al via il festival dal suono antico
Grandi musicisti di tutto il mondo tornano da domani Sabato 15 Maggio a sedersi davanti al prestigioso «Tamburini» di Stresa (ELENCO). Il XX Festival organistico internazionale infatti, promosso dall’associazione culturale «Storici organi del Piemonte» sotto la direzione artistica di Mario Duella con il patrocinio del Comune di Stresa, compie 20 anni e ancora una volta «festeggia» la nuova edizione con un cast d’eccezione, grazie anche alla fitta rete di relazioni intessuta da Duella nel corso
della sua carriera di concertista.Le prime note dall’organo del 1956, ospitato nella chiesa parrocchiale di Sant’Ambrogio a Stresa e completamente restaurato nel 2005, risuoneranno sabato dalle 21,15 con il messicano Victor Urban, organista titolare della chiesa di Sant’Ignacio di Loyola, a Città del Messico.
Urban, che nella sua carriera è stato direttore del conservatorio nazionale del Messico e protagonista di molte incisioni musicali nonché ospite di trasmissioni radiofoniche e televisive, eseguirà com’è tradizione del festival un repertorio che alterna brani famosi e meno conosciuti. Accanto al celebre «Adagio» di Albinoni e al «Passacaglia e fuga» di Bach, quindi, verranno proposti un brano di Joseph Bonnet e uno di Cèsar Franck.
Sabato 22 sarà invece la volta dello spagnolo Josef Vicent Ginet, mentre il 29 maggio sarà il danese Lindy Rosborg a sedersi all’organo Tamburini. Domenica 6 giugno si esibirà il francese Daniel Matrone, pro nipote del compositore Giacinto Lavitrano di Ischia, poi il festival si concluderà il 12 giugno con il direttore artistico Duella affiancato dall’Orchestra filarmonica biellese diretta da Emilio Straudi.
«Abbiamo voluto offrire qualcosa di diverso, a chiusura di questa 20ª edizione - spiega Duella - e un concerto per organo e orchestra ci è sembrato la degna conclusione». Tutti i concerti, come di consueto, sono ad ingresso libero.
( La Stampa)
della sua carriera di concertista.Le prime note dall’organo del 1956, ospitato nella chiesa parrocchiale di Sant’Ambrogio a Stresa e completamente restaurato nel 2005, risuoneranno sabato dalle 21,15 con il messicano Victor Urban, organista titolare della chiesa di Sant’Ignacio di Loyola, a Città del Messico.
Urban, che nella sua carriera è stato direttore del conservatorio nazionale del Messico e protagonista di molte incisioni musicali nonché ospite di trasmissioni radiofoniche e televisive, eseguirà com’è tradizione del festival un repertorio che alterna brani famosi e meno conosciuti. Accanto al celebre «Adagio» di Albinoni e al «Passacaglia e fuga» di Bach, quindi, verranno proposti un brano di Joseph Bonnet e uno di Cèsar Franck.
Sabato 22 sarà invece la volta dello spagnolo Josef Vicent Ginet, mentre il 29 maggio sarà il danese Lindy Rosborg a sedersi all’organo Tamburini. Domenica 6 giugno si esibirà il francese Daniel Matrone, pro nipote del compositore Giacinto Lavitrano di Ischia, poi il festival si concluderà il 12 giugno con il direttore artistico Duella affiancato dall’Orchestra filarmonica biellese diretta da Emilio Straudi.
«Abbiamo voluto offrire qualcosa di diverso, a chiusura di questa 20ª edizione - spiega Duella - e un concerto per organo e orchestra ci è sembrato la degna conclusione». Tutti i concerti, come di consueto, sono ad ingresso libero.
( La Stampa)
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